I vantaggi dei trading system negli investimenti in borsa

144-investire-trading-system.jpgCiao, oggi parliamo dell’importanza di un Sistema di Trading. Immaginiamo allo stesso modo di non sapere chiaramente che cosa significhi fare Trading, ma di essere comunque attratti da questa forma di investimento diretta.

Il Trading Online è la compravendita di strumenti finanziari tramite internet. In Italia è arrivato soltanto nel 1999, quando il “Nuovo Regolamento Consob di attivazione del Testo Unico dei mercati finanziari” ne ha regolamentato gli aspetti.

Questo servizio consente l’acquisto e la vendita online di strumenti finanziari come azioni, obbligazioni, future, titoli di stato, ecc.. comportando vantaggi legati ai minori costi di commissione richiesti all’investitore, la possibilità di quest’ultimo di potersi informare bene sull’andamento di un particolare titolo o della borsa in generale (la visualizzazione di grafici e informazioni utili sui titoli) per effettuare le giuste scelte d’investimento.

In base all’orizzonte temporale utilizzato per eseguire delle operazioni, l’intervallo di tempo fra un operazione e l’altra, si parla di scalping (comprano e vendono posizioni molto velocemente, diminuendo rischi ed eventuali profitti), day trade (operano su distanza giornaliera) e open trade (entrano nel mercato nella fase “random”).

Da questa semplice distinzione, capiamo che investire attraverso il trading online richiede necessariamente la presenza di una strategia di trading, una strategia operativa.
Investire in borsa in modo diretto infatti comporta diversi vantaggi, come ad esempio quelli legati ai costi risparmiati da un mancato coinvolgimento di banche ed istituti di credito in veste di “intermediari”.

Tuttavia comporta alcuni grandi svantaggi, come lo stress, l’impossibilità di poter seguire il mercato con attenzione, magari a causa del lavoro o di altre attività che comunque richiedono tempo ed energia.

In molti allora cominciano a cercare la soluzione a questo genere di problema e per molti questa soluzione si chiama Trading System.

Un Sistema di trading non è altro che una serie di regole operative che l’investitore, il trader, utilizza per orientare la propria strategia una volta dentro al mercato. Un sistema di trading è solitamente progettato per interpretare i movimenti del mercato all’interno di un intervallo temporale quanto più possibile ampio, in modo da tenere in considerazione aspetti cruciali rispetto l’andamento di un titolo/azione/indice, come ad esempio il drawdown, la perdita storica massima fatta registrare all’interno di quel mercato. Spesso questo insieme di regole operative vengono realizzate grazie a studi effettuati a livello di analisi tecnica.

Queste “regole” possono essere implementate grazie al contributo di analisti che mettono in gioco la propria professionalità e la propria competenza rispetto a specifici mercati, distribuendo indicazioni precise sull’andamento del titolo, comunicando ai propri clienti a che prezzo comprare, a che prezzo vendere e quando farlo.

Le stesse regole però possono essere ricavate statisticamente, grazie allo studio delle performance dei mercati di riferimento nel corso degli anni precedenti.

Le regole vengono spesso fornite sotto forma di documento, via mail, via chat, oppure attraverso inviati in real time e distribuiti attraverso un software.

Ad ogni modo, una volta scelto il Trading System che maggiormente rispecchia le nostre prerogative, dobbiamo effettivamente agganciarci al mercato. Dobbiamo cioè fare in modo che l’insieme di regole che abbiamo scelto per muoverci all’interno di un mercato possano effettivamente essere messe in pratica ed avere un effetto sulla compra vendita, sui volumi, del prodotto finanziario su cui stiamo operando.

Quasi tutte le principali banche offrono oggi piattaforme per il trading online in modo da poter operare sul proprio conto, ovviamente con spese e commissioni diverse. E’ lì che si consuma la battaglia fra i diversi competitors per accrescere la propria quota di mercato.

Esistono tuttavia altre soluzioni per rendere operativi il sistema di trading, come ad esempio la possibilità di comunicare direttamente con una società di brokering, pronta ad immettere direttamente sul mercato gli ordini da noi provenienti. In questo secondo caso ovviamente sarà necessario aprire un conto presso la società di brokering selezionata, in modo che essa possa avere a disposizione la liquidità necessaria per effettuare l’investimento.

Investire Online con il massimo della sicurezza

380-titoli-di-stato.jpg&h=220&w=240&zc=1&q=90I Titoli di Stato sono delle obbligazioni periodicamente emesse dal Ministero dell’Economia e delle Finanze al fine principale di finanziare il debito pubblico o al fine di incassare somme di denaro da destinare ad opere pubbliche o attività di carattere istituzionale.

Investire nei Titoli di Stato BTP a basso rischio.Il denaro percepito dagli investitori che decidono di acquistare questi titoli viene poi restituito in base ad accordi prestabiliti e con gli interessi dovuti ed esplicitati al momento della sottoscrizione del contratto di acquisto.

Dal punto di vista dell’investitore, questo tipo di investimento fornisce generalmente rendimenti più bassi rispetto alle obbligazioni messe sul mercato da parte di società private. D’altro canto, però, i rischi di perdita di capitale sono più bassi ma la garanzia da parte dello Stato è senza dubbio più sicura di quella offerta da una qualsiasi impresa privata, per quanto stabile essa possa essere.

Un vantaggio oggettivo di questi Titoli di Stato sta inoltre nel fatto che essi sono quasi del tutto esenti dai fluttuazioni tipiche del mercato azionario privato.

I Titoli di Stato attualmente disponibili sono di cinque tipi:

1. Buoni Ordinari del Tesoro (BOT), che hanno durata breve, cioè non superiore ad un anno dal momento dell’emissione. Il rendimento dei BOT dipende dallo scarto di emissione, cioè dalla differenza tra il loro prezzo di emissione e il valore che viene rimborsato all’investitore;
2. Certificati del Tesoro Zero coupon (CTZ), sono titoli della durata di due anni. Essendo privi di cedole, il loro utile è dato dalla differenza tra il prezzo di acquisto e quello di rimborso;
3. Buoni del Tesoro Poliennali (BTP), sono caratterizzati dalla maturazione di cedole fisse che maturano ogni sei mesi e l’investitore che decide di acquistarli può scegliere tra cinque opzioni di scadenza definitiva a tre, cinque, dieci, quindici o trent’anni;
4. Buoni del Tesoro Poliennali Indicizzati all’Inflazione Europea (BTP€i), possono avere una durata di cinque o dieci anni e il loro rendimento è protetto dall’eventuale inflazione. Anche questo tipo di titolo matura cedole semestrali e, nel momento in cui il capitale viene restituito all’investitore, il suo valore viene ricalcolato sulla base dell’andamento dell’inflazione europea misurato tramite l’IAPC (dall’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo);
5. Certificati di Credito del Tesoro (CCT), sono titoli al portatore a medio-lungo termine e con scadenza massima a sette anni. Essi però possono garantire un rendimento tramite cedole semestrali variabili.